Sfortunatamente no. In alcuni Stati membri, come la Germania, la giurisprudenza, in particolare nel campo della concorrenza, svolge un ruolo molto importante e l’interpretazione del diritto dell’UE differisce in una certa misura da quella di altri Stati membri. In altri Stati membri, la soft law, sotto forma di avvisi governativi o codici di condotta settoriale, svolge un ruolo importante. Pertanto, è necessaria una conoscenza approfondita e specifica.
Ai sensi della normativa dell’UE (Regolamento (UE) N. 1169/2011) gli alimenti devono avere etichette in italiano, francese, tedesco e altre lingue nazionali, quando sono immessi sul mercato di un determinato Paese, anche se venduti online.
Mettere a disposizione un prodotto alimentare su un determinato mercato significa utilizzare online la lingua di un paese specifico, affermare che il prodotto può essere spedito in quel paese, e così via. Le informazioni sull’etichetta dovrebbero essere disponibili online nella lingua pertinente, ma anche sulla confezione consegnata a il consumatore.
No. Sebbene la maggior parte delle normative sull’etichettatura degli alimenti siano emanate a livello dell’UE, esistono ancora e si applicano normative nazionali. Sebbene alcune possano essere superate dal mutuo riconoscimento, questo deve essere valutato caso per caso, considerando gli aspetti normativi rilevanti e le implicazioni pratiche.
Le etichette degli alimenti contengono informazioni obbligatorie. Il fraseggio delle informazioni obbligatorie è spesso indicato proprio dalle normative. Pertanto, la traduzione corretta può derivare dai testi giuridici, o dalla giurisprudenza, e per una traduzione conforme è necessaria una buona e precisa comprensione delle norme. Inoltre, la pratica e le usanze hanno portato a un gergo specifico sulle etichette in ogni paese, al di là dei requisiti legali, e i consumatori si aspettano che venga utilizzato tale gergo. I madrelingua sono certamente importanti per rivedere le informazioni volontarie. Le etichette dovrebbero anche suonare “familiari” ai consumatori. Strumenti online come Translate non sono adatti a questo scopo.
La normativa dell’UE, sebbene basata su principi simili, è molto diversa dalla normative degli Stati Uniti. La presentazione e il contenuto dell’etichetta, compresi i nutrienti, sono molto diversi. Inoltre, la conformità delle etichette è solo uno dei numerosi problemi di conformità che gli alimenti importati dagli Stati Uniti devono affrontare.
Tenersi aggiornati sulle novità in ambito tecnico-regolatorio che riguardano il settore alimentare, degli integratori e di qualsiasi altra categoria alimentare è il primo passo per muoversi di anticipo rispetto alla concorrenza o programmare per tempo eventuali modifiche che impone la legge. Hylobates fornisce questo servizio che può essere personalizzato sulla base della categoria alimentare e dei paesi target di interesse.